Sezione terza età
Epilessia in Cani e Gatti Anziani
Nel cane e nel gatto anziano possono riscontrarsi due tipi di epilessia: primaria e secondaria. L’epilessia primaria è anche detta epilessia idiopatica. Il termine idiopatico in medicina significa che non si conosce la causa e si giunge a questa diagnosi quando si sono escluse tutte le comuni cause di epilessia. L’epilessia secondaria è invece solo la manifestazione di altre malattie, quindi risolvendo la causa sottostante si pone fine alle crisi convulsive.
I pazienti che manifestano i primi episodi convulsivi in età avanzata sono raramente affetti da epilessia primaria, è quindi fondamentale sottoporli ad un corretto iter diagnostico per determinare l’origine della sintomatologia.
Le cause delle crisi convulsive possono essere suddivise in cause intracraniche, come neoplasie cerebrali, encefaliti e cerebropatie vascolari, ed extracraniche, come le encefalopatie metaboliche.
Tra queste ultime si possono ricordare, ad esempio, l’insufficienza renale o quella epatica, l’ipertensione, le malattie cardio-respiratorie e l’ipossia o, ancora, gli squilibri endocrini e le patologie vascolari.
L’encefalopatia epatica, secondaria ad epatopatie croniche, cirrosi, tumori epatici, diabete mellito o ipercorticismo è quella di più comune riscontro. Le manifestazioni neurologiche connesse possono essere molto sfumate (tendenza a puntare la testa contro il muro, ripetizione ossessiva dello stesso percorso di marcia, guaiti lamentosi, diarrea e vomito) oppure estremamente accentuate (crisi convulsive epilettiformi, cecità, coma) più o meno associate a segni clinici di altre malattie sistemiche (poliuria, polidipsia, diarrea). Generalmente, in caso di encefalopatia epatica, i sintomi clinici sono più evidenti nel periodo postprandiale (dopo il pasto).
La diagnosi viene raggiunta mettendo in evidenza l’insufficienza epatica mediante esami del sangue ed ecografia addominale.
Anche le sindromi ipoglicemiche, legate alla presenza di un tumore pancreatico o extrapancreatico sono spesso causa di convulsioni e di altri problemi di ordine neurologico.
Un’altra patologia endocrina piuttosto frequente nel cane anziano è ipotiroidismo; le manifestazioni cerebrali più comuni sono rappresentate da crisi epilettiformi, turbe del comportamento, ischemia ed emorragia della corteccia cerebrale. Nel gatto è invece maggiormente frequente l’ipertiroidismo, che comporta debolezza e crisi epilettiformi.
Di fronte a forme di endocrinopatia, l’attuazione di una terapia eziologica consente di ottenere un miglioramento duraturo dei segni clinici, anche neurologici.
Accidenti vasolari su base vasculopatica-aterosclerotica, il cosiddetto ictus, così frequente nell’uomo, sono evenienza molto rara nel cane e nel gatto.
Fenomeni emorragici acuti a livello cerebrale si verificano quasi sempre secondariamente a malattie sistemiche quali ipertensione, trombocitopenie, terapia o intossicazioni da anticoagulanti.
I traumi vascolari danno luogo a manifestazioni acute che in genere non evolvono al di là delle 12-24 ore. In questa fase è possibile instaurare una terapia antiedemigena, ma occorre anche individuare la causa del danno vascolare e porvi rimedio, se si vuole evitare un ulteriore aggravamento della situazione oppure una recidiva.
L’aterosclerosi, cioè un accumulo di lipidi associato a fibrosi delle arterie di maggior calibro, molto frequente nell’uomo, nel cane è invece piuttosto rara e, di solito, è secondaria ad una condizione di ipotiroidismo.
Ben documentata è invece, l’arteriosclerosi, cioè un’ipertrofia della muscolatura liscia dei vasi, secondaria ad uno stato di ipertensione conseguente a varie forme di insufficienza (renale, epatica, ipertiroidismo). In questo caso possono insorgere fenomeni di embolia, ischemia od emorragia che potranno essere diagnosticati mediante ecografia o risonanza magnetica nucleare.
I tumori cerebrali sono frequentemente causa di disturbi neurologici nel cane anziano.
I segni clinici provocati dallo sviluppo di una neoplasia sono legati all’effetto compressivo della massa tumorale, dalla distruzione di determinate vie nervose e dalla compressione sui vasi sanguigni, e dipendono dalla sede in cui si sviluppa la neoplasia.
La diagnosi delle neoplasie cerebrali ha fatto passi da gigante a partire dall’avvento di tecniche di diagnostica avanzata quali la Tac e la Risonanza Magnetica.
La terapia dei tumori può essere d tipo palliativo, chirurgico, radioterapico o chemioterapico.
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